La compagnia Ball Percussion: tre artisti, giocoleria e body music - VitaNews.it
La compagnia Ball Percussion rappresenta una fusione fra l’arte della giocoleria e la body music ed è formata da tre giovani talenti: il primo, Francesco Gherardi, classe 1983, è musicista multipercussionista specializzato in Tabla, accompagnamento della musica e danza classica indiana e inoltre performer e docente di body percussion e vocalità ritmica. Niccolò Piccioli, classe 1989, è invece attualmente tra i migliori giocolieri in Italia e non solo, mentre Federico Macchi, classe 1986 è un talentuoso ballerino e docente di hip hop. Dal 2013 girano il mondo spostandosi da un evento all’altro muovendo l’interesse delle comunità di giocolieri, danzatori e body percussionist.
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Intervista alla compagnia Ball Percussion

La compagnia Ball Percussion: tre artisti, giocoleria e body music

La maggior parte delle persone quando sente la parola “musica” pensa subito a uno strumento musicale o alla voce di un cantante, noi però produciamo musica percuotendo qualsiasi parte del nostro corpo.

La compagnia Ball Percussion rappresenta una fusione fra l’arte della giocoleria e la body music ed è formata da tre giovani talenti: il primo, Francesco Gherardi, classe 1983, è musicista multipercussionista specializzato in Tabla, accompagnamento della musica e danza classica indiana e inoltre performer e docente di body percussion e vocalità ritmica. Niccolò Piccioli, classe 1989, è invece attualmente tra i migliori giocolieri in Italia e non solo, mentre Federico Macchi, classe 1986 è un talentuoso ballerino e docente di hip hop. Dal 2013 girano il mondo spostandosi da un evento all’altro muovendo l’interesse delle comunità di giocolieri, danzatori e body percussionist.


Come nasce la compagnia Ball Percussion?

<< Nasce nel 2013 da un’idea di Francesco Gherardi e Stefano Bocciolin. Inizialmente questo progetto nasceva senza la finalità di fare performance e di andare in scena sul palco ma bensì più come progetto di ricerca fra il rapporto di manipolazione di oggetti di giocoleria e il ritmo musicale espresso in percussione corporale. Ball Percussion al momento della sua nascita aveva esordito per la prima volta davanti ad un pubblico al teatro Alfieri con la compagnia Magma Cirkus (fondata dallo stesso Francesco) riscuotendo un successo inaspettato. Col tempo alcuni componenti della compagnia, per vari motivi, hanno lasciato il progetto e così il gruppo si è reinventato dovendo riformulare tutti gli spettacoli e le varie performance. Successivamente si aggiunsero i giocolieri Amedeo Bacenetti e Niccolò Piccioli. Infine l’ingresso nel 2017 di Federico Macchi ha completato l’attuale formazione >>.


Potete raccontare a chi è estraneo a questo mondo la Body percussion unita alla giocoleria?

<< E’ molto semplice: immagina tre attori giocolieri che percuotono il proprio corpo creando un ritmo mentre eseguono trick di giocoleria che possono essere più o meno complessi. Sia la giocoleria che la body percussion vengono effettuate simultaneamente, durante la performance, a volte capita che per alcuni momenti i tre attori eseguano gesti e movimenti diversi multiritmici per poi rientrare in completa sintonia tutti e tre, ritornando così a effettuare lo stesso ritmo >>.


Mi descrivete le sensazioni di produrre musica con il proprio corpo?

<< La maggior parte delle persone quando sente la parola “musica” pensa subito a uno strumento musicale o alla voce di un cantante, noi però produciamo musica percuotendo qualsiasi parte del nostro corpo. Ovviamente ogni parte del corpo emette un suono diverso, proprio come uno strumento musicale. Un aspetto davvero vantaggioso del produrre musica con il proprio corpo è che quando ti muovi per eventi e festival, proprio come facciamo noi, non hai problemi di spazio causati dagli strumenti perché siamo noi stessi lo strumento musicale. La body percussion inoltre permette di interagire con il pubblico al cento per cento, dando inoltre la possibilità di poter usufruire del palcoscenico senza un limite di postazione fissa come, ad esempio, per un batterista. Inoltre la cosa più bella è vedere lo stupore del pubblico mentre ci esibiamo, con un continuo susseguirsi di momenti di assoluto silenzio seguiti da attimi di completi boati e applausi. Tutto questo è una sensazione indescrivibile, è un continuo dare e avere tra noi performer e il pubblico >>.


Quanto vi allenate?

<< Per essere sempre al top e non deludere mai le aspettative dei nostri fan e del nostro amato pubblico ci alleniamo con molta costanza, alternando sessioni di giocoleria a quelle di body percussion e attività fisica complementare. Quando non ci alleniamo fisicamente effettuiamo sempre ricerche e studi per trovare e combinare nuovi trick, combinazioni freestyle e idee di regia per migliorare le nostre performance e alzare sempre di più l’asticella del nostro livello. Ovviamente quando siamo lontani da eventi e festival lavoriamo meno ore mentre nei mesi precedenti a un evento lavoriamo molte ore >>.


Da quali artisti avete preso ispirazione per creare la vostra compagnia?

<< Come gruppo abbiamo preso ispirazione dagli Stomp soprattutto per quanto riguarda il groove musicale e il fatto di fare ritmo con oggetti non convenzionali in location urbane. Per quanto riguarda la giocoleria abbiamo preso ispirazione e spunto da Michael Moschen e Wes Peden, con i loro trick caratterizzati dall’uso delle palline. Mentre, tra i vari musicisti, abbiamo preso spunto ad esempio da Bobby McFarrin >>.


La vostra musica che origini ha?

<< La nostra musica è influenzata dalle correnti musicali indiane e africane tra cui quella funk e black music >>.


Niccolò puoi descrivermi l’esperienza della tua evoluzione professionale da giocoliere a body percussionist/giocoliere?

<< Devo dire che è stata un’esperienza molto interessante e bella, generalmente a me piace sempre imparare qualcosa di nuovo e cimentarmi in nuove sfide, è stato un percorso molto bello e lungo soprattutto per imparare percezione di base di ritmo. In vita mia prima di questa esperienza non mi ero mai avvicinato al mondo della musica, questa esperienza è stato il mio battesimo in questo universo. Ammetto che mentalmente è stato un processo devastante soprattutto il dover imparare tutti i passaggi a memoria, per fortuna con la pratica ho capito che ritmo musicale e giocoleria, per quanto possa sembrare assurdo, sono collegati e questo mi ha aiutato ad imparare più velocemente. Ringrazio Francesco che in tutto questo mi ha sempre insegnato e dato un grande supporto, senza di lui oggi non sarei a questo livello >>.


Federico mi racconti l’esperienza di dover passare da essere un ballerino di hip hop a giocoliere e body percussionist?

<< Ammetto che è stata dura però, grazie alla danza sono abituato a lavorare con ritmi musicali e con le improvvisazioni. Il lavoro più difficile e complesso è stato quello di perfezionamento con pose sempre più plastiche e perfette. Molto difficile è stato riuscire a percepire il tempo e saperlo riprodurre attraverso il mio corpo >>.


Cosa provate a esibirvi in teatri e convention di fama mondiale?

<< Sicuramente tanta gioia, esibirsi in un contesto che vede sul palco e tra il pubblico artisti di fama mondiale è motivo di grande piacere ma anche di grande responsabilità. Quando si partecipa ad eventi di questo calibro molti grandi artisti sono presenti, quindi l’adrenalina e l’ansia da prestazione si fanno sentire. Noi ci esibiamo per circa mezz’ora in scena e preparare uno spettacolo di questa durata nel nostro genere, riuscendo a intrattenere il pubblico senza annoiarlo, è molto difficile. Ci ricordiamo in maniera particolare di quando abbiamo partecipato all’open stage del B.A.M.P. Body Music Festival, un festival organizzato da Keith Terry e che riunisce alcuni tra gli artisti mondiali più forti nella body music e che operano da moltissimi anni nel settore. Noi avevamo un groppo alla gola con tanto di sudorazione fredda dovuta all’ agitazione precedente alla performance, sicuramente la paura aiuta a tirare fuori il talento che è in ognuno di noi: almeno per noi è così, quando ci ritroviamo sotto pressione diamo il meglio >>.


Avete mai pensato di partecipare a un talent?

<< Fummo contattati dai talent scout del programma televisivo “Tu si que vales” dopo che ci videro esibire alla Convention Internazionale di giocoleria “brianzola”. Accettammo l’invito e facemmo le selezioni per il programma televisivo a Milano, le superammo e successivamente andammo a Roma per registrare la puntata che sarebbe andata in onda in televisione. Il destino ci giocò un brutto scherzo e il giorno della registrazione ci fu comunicato dal direttore di regia che, per motivi di tempistica dovuti allo spazio pubblicitario, non riuscivano a farci rientrare nella registrazione della puntata e che saremmo stati ricontattati per la successiva registrazione. La nostra esperienza al programma televisivo finì così senza ricevere più alcuna chiamata. Grazie a questa esperienza, nel dietro le quinte degli studi televisivi del programma al quale avevamo partecipato eravamo però riusciti a stringere nuove collaborazioni, dando così alla nostra compagnia la possibilità, grazie anche al nostro talento, di farci conoscere ulteriormente. Un’artista presente in trasmissione e che ha creduto molto nel nostro progetto e ha visto del forte potenziale in noi è Sponky Love >>.


Come è stato esibirsi in una location come quella del museo degli Uffizi?

<< E’ stata una bella esperienza esibirsi in un museo di fama mondiale, fa un effetto strano perché non eravamo né su un palco né per strada e in più davanti a un pubblico anomalo, ovvero i visitatori del museo ma, anche in questa occasione, come compagnia siamo riusciti a distinguerci facendo qualcosa di unico ed il feedback da parte del pubblico è stato ottimo. Questa esperienza ci ha dato una maggiore conferma, che il lavoro che abbiamo svolto negli anni e che stiamo facendo lo stiamo portando avanti nel modo giusto >>.


Durante il lockdown causato dall’emergenza Covid-19 avete creato un video che ha riscosso molto successo sul web, potete parlarmene?

<< La pandemia da Coronavirus ha allontanato le persone snaturando così l’indole di aggregazione dell’ essere umano, così noi di Ball Percussion abbiamo creato un video ironico per portare una ventata di felicità nelle abitazioni delle case italiane. Per girare il video alcuni membri della nostra compagnia dalla propria abitazione, con l’aiuto di qualche familiare, ha girato un video effettuando vari trick di giocoleria mischiati alla body percussion. Successivamente abbiamo montato il video ed il riscontro da parte degli iscritti ai nostri canali social è stato strepitoso >>.


Quanto aiutano i social nel vostro mestiere?

<< Sicuramente tanto perché i social permettono di abbattere le barriere della distanza, permettendoti una visibilità anche mondiale se si pubblicano foto e video di qualità. Inoltre, per gli artisti come noi, i social permettono di stringere nuove amicizie e collaborazione fra artisti famosi o emergenti. Per la nostra esperienza sono stati una fonte di grandi stimoli per continuare a lavorare sul nostro progetto. Secondo noi il miglior vantaggio dei social è che tutti possono vederti senza che tu debba andare in televisione come qualche decennio fa >>.


Avete un ricordo artistico che considerate più bello degli altri?

<< E’ difficile rispondere, perché ogni evento ci lascia emozioni diverse, ogni teatro, convention o festival è come una tessera di un puzzle che si aggiunge e ci completa sempre di più. Un evento al quale noi siamo particolarmente legati è la Convention di giocoleria “brianzola”, l’atmosfera e il calore del pubblico che ci supporta durante questo evento è pressoché unica >>.


Siete contenti di esibirvi nell’ epoca odierna oppure vi sarebbe piaciuto un’ epoca passata?

<< Sinceramente noi come compagnia siamo dei fan degli anni Novanta, secondo noi sarebbe stato bello potersi esibire in quell’ epoca. In quel periodo, gli artisti come noi venivano considerati molto di più, oggigiorno gli spettacoli su palco sono in forte calo mentre hanno preso più campo le performance registrate e poi postate sui vari social. D’altro canto c’è da dire che se noi siamo unici è perché nell’epoca in cui viviamo abbiamo creato qualcosa di unico e difficile da emulare >>.

Progetti futuri?

<< Purtroppo l’emergenza Coronavirus ha fatto saltare tutte le date dei nostri eventi sul calendario: ad oggi abbiamo in programma un’esibizione al festival di Veroli in Lazio salvo imprevisti legati al Covid-19 >>.


Un messaggio per coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del body percussion e della giocoleria?

<< Viaggiate il più possibile, esibitevi in qualsiasi spazio voi desideriate, non pensate solo ai palchi dei teatri bensì ai giardini, alle piazze ecc… Studiate, tanto più lo si fa e più un artista riesce a sviluppare maggiore creatività, un’artista senza creatività vale zero. In più concentratevi sull’allenamento tecnico in ogni disciplina e lavorate sulla percezione del vostro corpo e la forma fisica >>.

 

Il direttore di vitanews.it  augura una carriera ricca di successi ai ragazzi della compagnia Ball Percussion ringranziandoli per essersi concessi a raccontare la storia del loro magnifico gruppo pieno di talenti, che gira l’ Europa tenendo sempre alto l’ onore dell’ Italia.

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Category
Interviste
Tags
artisti, artisti di strada, Ball Percussion, body music, giocoleria, musica

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