Pierfrancesco Poccianti, in arte “Pierfp”, classe 1994, è un giovane talento emergente nell’ambito del disegno e della pittura. Le sue opere sono state apprezzate fin da subito da DJ internazionali, ma il suo pubblico è in forte espansione.
– Come nasce la sua passione per il disegno?
<<Nasce esattamente nel momento in cui nasco io, o meglio, nel momento in cui sono stato capace di tenere una matita in mano. Infatti, per la gioia dei miei genitori, da piccolo, mi divertivo a scarabocchiare le pareti di casa, le foto di famiglia fanno da testimone. Ricordo che, dopo avermi accompagnato all’asilo, prima di andarsene, mio padre mi disegnava delle “faccine”, degli animali o dei semplici scarabocchi su fogli di carta, e credo che anche questo abbia contribuito a far crescere la mia passione per il disegno. Negli ultimi anni questa mia vena artistica è esplosa e quotidianamente mi dedico al disegno con un approccio più professionale.>>
– Le sue opere che temi trattano, e cosa vogliono trasmettere?
<<Non ho una tematica fissa, mi piace sperimentare, sia stilisticamente che a livello di contenuti. Certo, molto dipende anche da chi mi commissiona l’opera, ma, più semplicemente, da cosa mi ispira in un determinato periodo.>>
– Il suo hobby diventerà il suo lavoro?
<<Adesso non saprei dirtelo, mi piacerebbe.>>
– Quando ha cominciato a percepire se stesso come un artista?
<<Nel momento in cui sono riuscito a suscitare emozioni nelle persone attraverso i miei disegni, ma, ancora prima, non appena mi sono reso conto veramente delle mie capacità mettendole a confronto con artisti ben più affermati. È lì che ho capito che potevo davvero produrre qualcosa di buono. Prima disegnavo e basta.>>
– Cosa prova mentre disegna?
<<Assoluta concentrazione. Sono talmente concentrato da estranearmi completamente da ciò che mi circonda. Potrei andare avanti una giornata intera a disegnare senza pause.>>
– Qual è il suo sogno?
<<Riuscire a vivere d’arte e, al tempo stesso, trasmettere sensazioni positive.>>
– Mi Spieghi il rapporto che ha con i colori, in particolare con il bianco e il nero.
<<Il mio rapporto con i colori è qualcosa di inspiegabile. Quando dipingo con gli acrilici o gli acquerelli è come se trasferissi me stesso, attraverso il pennello, ai colori. In quel momento Pierfrancesco e i colori sono una cosa sola. Per quanto riguarda il bianco e nero, sono senz’altro i colori più importanti (nonché i più difficili da addomesticare) perché reggono completamente la forza dell’opera. Si può prescindere da tutto, ma non da luce e ombra.>>
– Secondo Lei nel 2020 ha ancora senso dipingere?
<<Sì, anche se, al giorno d’oggi, nel mondo artistico non è facile arrivare a livelli alti, o meglio, riuscire a sopravvivere. Però, grazie all’avvento dei social, è più facile farsi conoscere e apprezzare; ovviamente bisogna avere un minimo di talento, o almeno sapersi vendere. Per quanto riguarda la mia storia, i social sono stati un ottimo trampolino di lancio e mi hanno spronato a credere in questo mio sogno.>>
– Come pensa che un giovane artista come Lei possa oggi muoversi all’interno del mondo dell’arte?
<<Se i social vengono sfruttati nel modo giusto, possono cambiare le sorti della carriera di un artista; sono gratuiti, perché non approfittarne? Ma il lavoro non è solo lì. Bisogna guardarsi intorno e creare le occasioni, senza limitarsi a coglierle.>>
– Progetti futuri?
<<Adesso sto lavorando a delle illustrazioni settimanali per diverse pagine Instagram. Consideriamo però che il mio progetto artistico è secondo allo studio. A breve, infatti, mi laureerò in legge. In ogni caso non mi precludo niente e, una volta terminati gli studi, sarà più chiaro capire quale strada intraprendere.>>
– Coniugare studio e disegno: quanto è difficile?
<<Ci sono dei momenti in cui non posso disegnare a causa dello studio. Purtroppo legge e arte sono due mondi completamente opposti. Nonostante tutto, però, riesco comunque a ritagliarmi del tempo da dedicare al disegno, anche quando sto affrontando le sessioni di esami. Mi è capitato di svegliarmi la mattina alle otto per studiare e di andare a letto alle tre di notte perché avevo voglia di dipingere, e cosi via per tutta la sessione. Menomale che i risultati ci sono stati su entrambi i fronti.>>
So che vede una forte connessione tra musica e pittura.
<<È vero. La musica è una delle mie più grandi passioni e, quando disegno, ascolto sempre musica, perché non solo mi aiuta con la concentrazione, ma le sensazioni che mi trasmette influenzano e amplificano l’atmosfera che voglio imprimere al dipinto.>>
Cosa prova quando un DJ di fama mondiale pubblica e apprezza un suo disegno sui social?
<<Vedere la propria arte apprezzata e condivisa da artisti famosi è una sensazione bellissima, soprattutto in quanto si tratta di persone che, a loro volta, tramite la loro musica, mi hanno dato tanto. È bello instaurare anche un piccolo contatto con chi apprezzi.>>
Il direttore di vitanews.it ringrazia Pierfp per essersi raccontato in questa intervista. Non possiamo che fargli un grande in bocca al lupo con la sua carriera artistica. Il mondo di oggi ha bisogno di ragazzi come lui, pieni di inventiva.
aprile 03, 2020
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